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pharmastar.it
Redazione ANSA ROMA 23 ottobre 2018 09:17 Solo trenta anni fa se ne contavano 350mila casi a livello mondiale e la malattia paralizzava dieci bambini ogni 15 minuti. Oggi i casi sono poche decine nel mondo. In tre decenni sono enormi i passi fatti per debellare la poliomielite, ma la sfida non è ancora vinta totalmente. A ricordarlo è la Giornata Mondiale per l'eradicazione della Polio (World Polio Day) che si celebra il 24 ottobre.
Redazione ANSA 23 ottobre 2018 19:37
Individuato il 'regista' molecolare che fa cambiare identità alle cellule: si chiama KMT2B ed è un enzima capace di trasformare le cellule di supporto della pelle (fibroblasti) in neuroni. Le sue mutazioni, insieme a quelle di altri tre geni associati, sembrano essere alla base della distonia, una malattia del sistema nervoso caratterizzata da gravi disturbi motori. La scoperta, che apre nuove prospettive per la medicina rigenerativa, è pubblicata sulla rivista Cell Reports dal gruppo di Giuseppe Testa, docente di biologia molecolare all'università Statale di Milano e direttore del Laboratorio di epigenetica delle cellule staminali all'Istituto europeo di oncologia (Ieo).
Sabato 20 Ottobre 2018 G.O.
Il trapianto di cellule staminali autologhe in 20 pazienti affetti da una forma estremamente aggressiva di sclerosi multipla (MS) naive al trattamento non ha dato evidenza di attività di malattia post-trapianto, secondo i risultati di uno studio presentato al congresso dell’European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ECTRIMS) che si è tenuto a Berlino.
tg24.sky.it
Dei topolini in perfetta salute sono nati per la prima volta da due madri durante uno studio condotto da un team di scienziati cinesi. Non è previsto alcun utilizzo delle nuove tecniche sugli esseri umani, tuttavia i risultati ottenuti dimostrano che è tecnicamente possibile superare le barriere che impediscono a due individui dello stesso sesso di riprodursi.“Lo studio ha permesso di capire che cosa si può fare con le conoscenze attuali”, afferma Wei Li, membro dell’Accademia delle Scienze Cinese.
adnkronos.com
MEDICINA Pubblicato il: 15/10/2018 17:00
E' una proteina 'Frankenstein', ricavata da un mix di segmenti ordinati e disordinati, e potrebbe essere la chiave per creare un biomateriale in grado di aiutare i tessuti a guarire. Iniettandola, un team di ingegneri biomedici ha infatti dimostrato che forma un'architettura solida, in risposta al calore corporeo, che in poche settimane si integra perfettamente nelle ferite facilitando la crescita delle cellule.
La proteina artificiale è protagonista di una ricerca pubblicata online su 'Nature Materials'. Il team Usa che ha condotto lo studio - scienziati della Duke University e della Washington University di St. Louis - è convinto che le sue proprietà uniche possano permettere di controllare con precisione i nuovi biomateriali, permettendo applicazioni nell'ingegneria dei tessuti e nella medicina rigenerativa.
agi.it
13 ottobre 2018, 08:34 CARDIOMIOPATIA ARITMOGENA
Scoperto dai ricercatori dell'Università di Padova un nuovo gene coinvolto nella cardiomiopatia aritmogena, responsabile di morte improvvisa di giovani atleti. Si tratta di una malattia ereditaria, che interessa 1 persona ogni 5000 e provoca due morti all'anno ogni 100 mila persone sotto i 35 anni di età.
LeScienze.it 12 ottobre 2018
Un enzima prodotto da batteri che vivono nell'intestino umano è in grado di scatenare una risposta autoimmune. Lo ha scoperto uno studio in vitro su linfociti T prelevati da soggetti affetti da sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa causata da un'aggressione del sistema immunitario verso il sistema nervoso centrale(red)
La sclerosi multipla è una malattia degenerativa del sistema nervoso che colpisce circa 2,5 milioni di persone nel mondo. È causata dalla progressiva perdita della mielina, la sostanza che forma una guaina protettiva e isolante delle fibre nervose. Gli studi sono concordi nel concludere che questa perdita è l’esito di un processo autoimmune, alla cui manifestazione concorrono una predisposizione genetica e uno o più fattori ambientali scatenanti. Tra questi ultimi, secondo alcune ipotesi potrebbero esserci molecole prodotte da organismi patogeni o anche da batteri presenti naturalmente nel nostro intestino.
Redazione ANSA 01 ottobre 2018 11:25
Redazione ANSA 02 ottobre 2018 09:50
LeScienze.it 01 ottobre 2018
Assegnato allo statunitense James P. Allison e al giapponese Tasuku Honjo "per la loro scoperta della terapia del cancro attraverso l'inibizione della regolazione immunitaria negativa", che sblocca i freni che alcuni tumori riescono a imporre al sistema immunitario
adnkronos.com/salute
"Nel mondo si stima siano circa 500mila le persone con emofilia e tra queste c’è una prima grande differenza tra coloro che vivono in Europa e negli Stati Uniti che oggi si avvalgono di terapie avanzate come la profilassi e quelli che vivono nel resto del mondo che hanno solo occasionalmente il trattamento e che rappresentano i due terzi dell’intera famiglia degli emofilici. Questi ultimi hanno una qualità di vita molto inferiore". Così Giovanni Di Minno, direttore dell'Unità operativa complessa di area sanitaria dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli, durante 'Ridisegniamo l'emofilia', l'evento promosso da Roche Italia nell'ambito dell'omonima campagna di comunicazione, tenutosi oggi a Napoli.
cordis.europa.eu
Quando eseguiamo un movimento, le cellule del nostro corpo esercitano, trasmettono, rilevano e resistono a forze. Queste forze hanno luogo su scale diverse: nelle nostre molecole, nei tessuti e negli organi, e nel nostro corpo nel suo complesso. Ma in che misura queste forze influiscono esattamente sul comportamento di tessuti e organi?
Redazione ANSA 29 settembre 2018 15:06
Il rischio che Ebola si diffonda fuori dai confini del Congo ora è "molto alto" dopo che due casi, confermati, sono stati scoperti vicino al confine con l'Uganda.
laStampa.it
Pubblicato il 24/09/2018 Ultima modifica il 24/09/2018 alle ore 07:55 FABIO DI TODARO
A soffrirne, in Italia, sono all’incirca 700 persone: considerando che la forma a esordio precoce colpisce all’incirca il dieci per cento delle persone affette dalla forma più diffusa della malattia, riprendendo i dati di uno studio pubblicato sulla rivista «The Lancet Neurology» da un gruppo di ricercatori italiani.
Una reazione a catena genetica è riuscita per la prima volta al mondo ad annientare intere popolazioni delle zanzare anofele che trasmettono la malaria. L'esperimento, pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology, è stato condotto in Gran Bretagna dall'italiano Andrea Crisanti, dell'Imperial College di Londra.
Uno studio retrospettivo italiano, coordinato dal dr. Giacomo Emmi (ricercatore universitario presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università di Firenze) e condotto, tra gli altri, assieme al Dr Gerardo Di Scala della stessa Unità, è stato recentemente pubblicato sulla rivista Journal of Autoimmunity. Questo studio pilota ha documentato il vantaggio derivante dall'impiego di un regime di trattamento farmacologico a base di secukinumab, inibitore di IL-17, nel migliorare, ad entrambi i dosaggi testati (150/300 mg mensili) le manifestazioni attive mucocutanee refrattarie ai trattamenti precedenti e, al dosaggio superiore, nell'indurre una risposta articolare e completa nei pazienti affetti da sindrome di Behcet.
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